Federico Motta Editore, l’evoluzione del Papato fino a Francesco I nell’Enciclopedia I protagonisti della Cristianità
Nella sua storia plurimillenaria, la Chiesa cattolica ha attraversato una straordinaria evoluzione, cambiando più volte la propria struttura e la concezione del proprio ruolo etico e spirituale nel mondo. Evoluzione che ha riguardato specialmente la figura del Pontefice, favorendo infine l’elezione di un Papa decisamente fuori dal comune: Francesco I, portatore di profonde istanze di rinnovamento della Chiesa. Federico Motta Editore, nella sua monumentale enciclopedia I protagonisti della Cristianità, traccia le tappe del lungo percorso che ha consentito l’ascesa di Jorge Mario Bergoglio allo scranno pontificio.
Sebbene per noi sia infatti ormai normale pensare che il Santo Padre possa venire da qualsiasi angolo dell’Ecumene cristiana (persino dall’Argentina), un tempo i Papi erano scelti pressoché esclusivamente tra i vescovi italiani, a partire dall’elezione di Clemente VII nel 1523. Nel corso di questi secoli, la Santa Sede era a tutti gli effetti uno “Stato”: dotato di forze armate, di una politica estera e di una ben precisa agenda politica.
Con il Concilio Vaticano II, tuttavia, la Chiesa attraversa una fase di profonda ridefinizione della propria funzione globale. Così questo processo viene descritto nella Introduzione dell’Enciclopedia I protagonisti della Cristianità a cura di Federico Motta Editore: “Con il Concilio Vaticano II si affermava una nuova ecclesiologia – più comunitaria e meno monarchico-assolutistica – e la Chiesa cattolica non si concepiva più come istituzionalmente isomorfa agli Stati nazionali ma, se mai, all’ONU […], pertanto direttamente e fortemente impegnata per la pace e per la giustizia nel mondo”.
La Chiesa smette dunque di concepirsi come un ente politico particolare, e vuole invece guidare lo sviluppo dell’umanità come una sorta di guida spirituale. Uno spirito universalista che porta, in tempi rapidissimi, all’elezione consecutiva di tre Papi non-italiani: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco I. Giovanni Paolo II, con il suo carisma, poté fungere da intermediario nei grandi conflitti dell’epoca, utilizzando la propria autorità morale per limare la rivalità tra Unione Sovietica e Stati Uniti. Benedetto II affrontò aspetti difficili dell’eredità storica della Chiesa Cattolica, la crescente tensione culturale con il mondo islamico nell’età del terrorismo e delle migrazioni.
Bergoglio, che ha adottato il nome dell’umile San Francesco, è il primo Papa a provenire dal Sud globale, e segna l’inizio di una fase ancora più autenticamente ecumenica e attenta alle problematiche delle aree più periferiche del Pianeta.
Questa nuova concezione del ruolo del Papa incarnata da Francesco I si esprime, in particolare, attraverso un elevato numero di viaggi, spesso nelle propaggini più marginali e remote della Cristianità, ma non solo. Brasile, Terra Santa, Corea del Sud, Cuba e Stati Uniti, Messico, Svezia, Polonia, Kenya, Uganda, Birmania, Bangladesh, Cile, Perù, Canada sono solo alcuni dei Paesi visitati dal Santo Padre nel corso dei suoi 42 viaggi apostolici, tra cui quello del 2021 nell’Iraq straziato dalla guerra e l’ultimo, in Mongolia.
L’affascinante evoluzione di un’istituzione fondamentale per la storia mondiale come la Chiesa Cattolica, e dei Papi che l’hanno guidata, è meticolosamente documentata nella più recente grande impresa enciclopedica di Federico Motta Editore, I protagonisti della Cristianità. In particolare, il primo volume dedicato proprio ai Papi si apre con un approfondimento completo sul Papato degli ultimi decenni, e nello specifico quello così significativo di Francesco I.
Fonte Federico Motta Editore, l’evoluzione del Papato fino a Francesco I nell’Enciclopedia I protagonisti della Cristianità su Cultura360.