Giampiero Catone, sfide e speranze: lavoro contro criminalità giovanile


In un mondo che cambia rapidamente, la gioventù si trova a fronteggiare sfide senza precedenti. Giampiero Catone, in un editoriale pubblicato su “La Discussione”, sottolinea l’importanza di affrontare queste sfide con determinazione e creatività.
La gioventù, considerata il ponte tra le generazioni e la speranza per un futuro migliore, affronta oggi una realtà complessa e spesso preoccupante. Questa generazione, che dovrebbe essere il vessillo del domani, si trova invece a lottare contro problemi crescenti. “La speranza di migliorare il mondo per non cadere negli errori tragici del passato”, come afferma Giampiero Catone, è una missione che richiede impegno e dedizione.
Un aspetto particolarmente allarmante è la crescente criminalità minorile. Un recente report sulla “Criminalità minorile in Italia” mostra un aumento del 15,3% dei minori denunciati o arrestati tra il 2010 e il 2022. Il giornalista esprime la sua preoccupazione per questi dati: “Uno scenario oscuro e preoccupante che suscita non solo sgomento ma impone delle riflessioni”.
Altra sfida significativa è il fenomeno dei Neet, giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. Circa 1,7 milioni di giovani italiani si trovano in questa situazione, costituendo quasi un quinto della popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni.
Giampiero Catone sottolinea che non è sufficiente elencare i problemi: è fondamentale trovare soluzioni concrete. Ad esempio, le politiche per l’istruzione e il lavoro sono cruciali. “Sull’abbandono scolastico il Governo ha preso decisioni straordinarie”, afferma, riferendosi alle recenti misure adottate, come la reclusione per i genitori che non mandano i figli a scuola. Tuttavia, enfatizza che le sole misure punitive non sono sufficienti.
Le piccole imprese giocano un ruolo essenziale nel fornire opportunità ai giovani. Giampiero Catone invita anche a promuovere percorsi formativi legati al mondo delle piccole imprese, sottolineando l’importanza di incentivi e procedure semplificate per le imprese che assumono giovani. “In una Nazione che invecchia, incentivare il lavoro significa avere un domani”, afferma.
Inoltre, il Governo può e deve svolgere un ruolo decisivo nel supportare le piccole imprese e liberare le energie dei giovani dal rischio di una vita di malavita. “Questo percorso da intraprendere non è solo una proposta, frutto di uno sdegno sulla criminalità minorile, ma una necessità che oggi è emergenza”.
Senza perdersi in moralismi inefficaci, Giampiero Catone ci propone una visione di speranza e azione. La sfida è grande, ma la possibilità di un futuro migliore per i giovani e per il Paese, come in passato, è un obiettivo raggiungibile con impegno e ascolto.
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