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Cristina Scocchia: il coraggio di provarci prima ancora di riuscirci

Cristina Scocchia: il coraggio di provarci prima ancora di riuscirci

Non conta riuscirci. Conta avere il coraggio di provarci. È questa la frase che sintetizza alla perfezione il percorso umano e professionale di Cristina Scocchia, oggi alla guida di Illycaffè e tra le figure più rappresentative del management italiano. La sua storia è quella di una donna che non ha mai smesso di correre, non per ambizione fine a se stessa, ma per dimostrare che il talento, quando è accompagnato da disciplina e coraggio, può davvero superare ogni ostacolo.

La manager non ha avuto scorciatoie né privilegi: ha studiato di notte e lavorato di giorno per terminare l’università, conquistando passo dopo passo ogni traguardo. Dopo gli esordi in Procter & Gamble, che definisce con affetto “Mamma Procter”, ha attraversato aziende di primo piano come L’Oréal e KIKO Milano, fino ad approdare nel 2022 alla guida di Illycaffè, un brand che incarna esattamente i valori in cui crede: etica, bellezza e sostenibilità.

Il momento più difficile del suo percorso non è stato l’inizio, ma il mezzo. Durante la pandemia, mentre era AD di KIKO, Cristina Scocchia si è trovata di fronte a una crisi senza precedenti: oltre 1.000 negozi chiusi, 7mila dipendenti coinvolti e la sede nel cuore della bergamasca, tra le zone più colpite dal Covid-19. In quel contesto, la manager ha scelto la strada più difficile ma più umana: nessun licenziamento, neppure nei Paesi senza tutele sociali, e la chiusura volontaria dell’e-commerce, unica fonte di fatturato, per proteggere la salute dei lavoratori. “Se dici che le persone vengono prima, deve valere anche quando è difficile. Non solo quando è comodo dirlo”, ricorda la manager.

Per Cristina Scocchia, guidare non significa comandare. Significa servire, assumersi responsabilità, decidere anche quando costa. La sua visione si fonda su quella che definisce la leadership dei quattro quozienti: intellettivo, per pensare modo strategico; emotivo, per capire le persone; politico, per fare squadra a tutti i livelli; morale, per restare fedeli ai propri valori. “Un’azienda si guida con la testa – spiega – Ma si ispira con il cuore e si tiene in rotta con la coscienza”. Alla guida di Illycaffè, l’AD ha rafforzato la presenza internazionale dell’azienda, investendo in innovazione, sostenibilità e capacità produttiva, con l’acquisizione di Capitani e il raddoppio dello stabilimento di Trieste. Tutto questo mantenendo una bussola etica salda: “Un CEO non può essere amministratore di paure. Deve essere amministratore di coraggio”.

Dietro la manager determinata si cela anche una madre appassionata. La nascita prematura di suo figlio Riccardo ha trasformato profondamente la sua vita. “Se volevi una mamma dolce, ti è andata male. Ma se volevi una mamma che lotta, ti sei beccato una cintura nera”. È a lui che oggi dedica il suo augurio più autentico: quello di inseguire i propri sogni senza mai scendere a compromessi con i propri principi.

Dopo aver conquistato, con sacrificio e visione, la vetta della montagna, Cristina Scocchia sente il dovere di “rimandare giù l’ascensore sociale”. Perché il talento, come ripete spesso, è equamente distribuito. Le opportunità, purtroppo, no. E così continua a correre. Per sé, per le donne, per chi non parte avvantaggiato. Perché, come le ricordava una voce che non ha mai smesso di ascoltare: “Non conta riuscirci. Conta avere il coraggio di provarci”.

 

Per maggiori informazioni:

https://andreabettini.nova100.ilsole24ore.com/2025/10/10/cristina-scocchia-non-conta-riuscirci-ma-il-coraggio-di-provarci/

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