Ericsson investe in 6G e intelligenza artificiale in Italia
Nei centri di ricerca di Ericsson in Italia – a Genova, Pisa e Pagani – si lavora oggi alle reti mobili del futuro, dove intelligenza artificiale, 6G e sostenibilità si intrecciano per costruire un’infrastruttura digitale più intelligente, efficiente e inclusiva. In occasione degli Ericsson R&D Italy Innovation Days, l’azienda ha presentato una visione evolutiva delle comunicazioni mobili, mostrando come la ricerca italiana contribuisca allo sviluppo globale di soluzioni avanzate per la connettività.
L’impegno di Ericsson in Italia non è recente: dal 1978 il Paese è un punto nevralgico per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Oggi oltre 600 professionisti collaborano nei tre centri italiani per progettare soluzioni sicure, compatte e sostenibili, pensate per reti mobili a bassissima latenza e altamente programmabili. Obiettivo: garantire una transizione fluida dall’attuale piattaforma 5G alla futura architettura 6G, fondata su automazione, cloud computing e intelligenza artificiale distribuita.
Nel corso dell’evento, Alessandro Pane, Direttore Ricerca & Sviluppo di Ericsson in Italia, ha ricordato come “le reti mobili siano il motore invisibile dell’economia digitale, e l’intelligenza artificiale oggi ne è il nuovo acceleratore”. Una dichiarazione che sintetizza la direzione strategica dell’azienda: reti sempre più programmabili, automatizzate e sostenibili, capaci di garantire prestazioni elevate e ridotto consumo energetico.
Il team multidisciplinare dedicato all’AI lavora su progetti che combinano automazione di rete, sicurezza e sostenibilità. Le innovazioni nascono negli Innovation Garage, spazi aperti a startup, studenti e imprese, dove la collaborazione con l’ecosistema dell’innovazione italiano diventa terreno fertile per nuove soluzioni. Tra i progetti presentati, spiccano tecnologie in grado di migliorare concretamente la qualità della vita e affrontare le grandi sfide sociali e ambientali.
Un esempio è Kokono, la culla intelligente sviluppata da De-LAB Società Benefit e integrata con una clip IoT realizzata in collaborazione con Ericsson e STMicroelectronics. Il dispositivo monitora i parametri vitali dei neonati e segnala in tempo reale i primi sintomi di malaria o polmonite, supportando la prevenzione sanitaria nei Paesi in via di sviluppo. Un’iniziativa che riflette la visione di una Connected Sustainable World, dove le tecnologie ICT diventano strumenti di progresso sociale.
Altrettanto innovativo è il progetto con Bourelly Group, focalizzato sulla sanità d’emergenza. Le ambulanze connesse permettono ai medici di seguire in diretta il paziente durante il trasporto grazie a telecamere e algoritmi di AI che analizzano in tempo reale gli elettrocardiogrammi, confrontandoli con migliaia di tracciati digitalizzati per velocizzare la diagnosi.
La ricerca di Ericsson esplora anche l’integrazione tra 5G e connettività satellitare, per estendere la copertura delle reti in aree remote e garantire una connessione affidabile anche in situazioni critiche. Il progetto Limitless Connectivity dimostra come la fusione tra reti terrestri e satellitari rappresenti un passo decisivo verso un’infrastruttura di comunicazione globale e resiliente.
Infine, grande attenzione è rivolta alla cybersecurity e alla protezione dei dati. Nei laboratori italiani è stato sviluppato un sistema di intelligenza artificiale generativa (GenAI) che, applicato all’architettura Zero Trust, rileva comportamenti anomali degli utenti e previene potenziali violazioni, rafforzando la fiducia nelle reti mobili del futuro.
Fonte Ericsson investe in 6G e intelligenza artificiale in Italia su Tecnologia blog.

