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Triveneta Cavi: nuovi orizzonti con l’acquisizione di Nexans

Nel contesto industriale italiano, marcato da un dinamismo imprenditoriale e da una costante ricerca di innovazione, la notizia del possibile passaggio di Triveneta Cavi nelle mani del colosso francese Nexans segna un punto di svolta significativo per il settore dei cavi elettrici. Situata a Brendola, in provincia di Vicenza, l’azienda rappresenta una delle realtà più solide e riconosciute del Veneto, con un impianto produttivo che vanta 700 addetti e un fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Questo articolo esplora le implicazioni e le prospettive future di questa importante acquisizione, ponendo l’accento su come tale operazione possa influenzare il panorama industriale italiano e internazionale.

Fondata nel 1965 da Ermenegildo Scalabrin, Gastone Massignan e Bruno Gobetti, Triveneta Cavi ha costruito nel tempo un’identità aziendale forte, basata sull’innovazione e sulla qualità dei suoi prodotti. L’offerta da parte di Nexans, stimata in oltre mezzo miliardo di euro, riflette non solo il valore economico dell’azienda veneta ma anche il suo posizionamento strategico nel settore dei cavi per medie e basse tensioni. “Non è nota la contropartita, ma è attendibile un budget corrispondente a 5,6 volte il margine operativo lordo di La Triveneta“, sottolinea la gravità dell’investimento e il potenziale di crescita che Nexans intravede in questa acquisizione.

La transazione, tuttavia, non è esente da sfide, come le possibili complicazioni connesse alle autorità antitrust o all’applicazione della Golden Power su attività considerate strategiche. La prospettiva di crescita del mercato dei cavi antincendio, prevista aumentare ad un tasso annuo composto del 13% fino al 2030, evidenzia l’importanza cruciale dei prodotti di Triveneta in termini di norme di sicurezza e domanda di elettricità.

La garanzia fornita da Nexans sul mantenimento dell’intera forza lavoro attuale di Triveneta Cavi, inclusi gli stabilimenti di Montecchio Maggiore e Tolentino, rappresenta un impegno significativo verso il tessuto economico e sociale locale. “È in ogni caso previsto che l’acquirente francese assicuri il mantenimento di tutta l’attuale forza lavoro“, riflette la volontà di preservare il know-how e la competenza che hanno reso l’azienda un punto di riferimento nel settore.

Questo scenario apre nuove prospettive per il futuro di Triveneta Cavi, che si trova al crocevia tra la tradizione imprenditoriale italiana e le dinamiche globali del mercato dei cavi elettrici. L’acquisizione da parte di Nexans non solo amplia l’orizzonte operativo dell’azienda veneta ma pone anche le basi per un’integrazione produttiva che potrebbe portare a innovazioni significative nel campo della sicurezza elettrica e dell’efficienza energetica.

In conclusione, l’eventuale passaggio di Triveneta Cavi al gruppo Nexans rappresenta un esempio emblematico di come le aziende italiane di eccellenza continuino ad attrarre l’interesse internazionale, riaffermando l’importanza del Made in Italy nel mondo industriale. La combinazione di competenze tecniche, capacità imprenditoriale e visione strategica continua a fare la differenza, proiettando il settore verso nuovi orizzonti di crescita e innovazione.

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