Google e Energy Dome: batterie CO2 rivoluzionano lo stoccaggio energetico

Un futuro senza interruzioni nella fornitura di energia pulita sta prendendo forma. Google ha stretto una partnership strategica con Energy Dome, startup milanese fondata nel febbraio 2020 da Claudio Spadacini, Dario Rizzi e Francesco Oppici, per portare su scala globale una tecnologia rivoluzionaria: le batterie a CO₂ per lo stoccaggio energetico a lunga durata (LDES). Questa collaborazione rappresenta un tassello fondamentale verso l’obiettivo di “energia senza emissioni di carbonio 24 ore su 24, 7 giorni su 7” che il colosso tecnologico si è prefissato di raggiungere entro il 2030. L’investimento e il supporto commerciale di Google puntano a sbloccare nuova energia pulita per le reti elettriche globali, superando i limiti delle attuali batterie agli ioni di litio che operano efficacemente solo per 4 ore o meno.

Il cuore pulsante di questa innovazione risiede in un meccanismo tanto elegante quanto efficace. La tecnologia di Energy Dome trasforma l’anidride carbonica in un alleato prezioso per l’accumulo energetico. Quando le fonti rinnovabili producono energia in eccesso, il sistema la utilizza per comprimere la CO₂ da gas a liquido all’interno di strutture a cupola. Nel momento del bisogno, questo processo si inverte: la CO₂ liquida si espande rapidamente in gas caldo pressurizzato, generando una forza paragonabile al vapore di una pentola a pressione che aziona una turbina. Il risultato? Elettricità carbon-free disponibile per periodi estesi, dalle 8 alle 24 ore consecutive. Questa capacità di “stirare” nel tempo la disponibilità energetica colma il divario critico tra produzione e consumo di energia rinnovabile, problema che affligge tutte le reti elettriche moderne.

I numeri parlano chiaro e delineano scenari promettenti. L’Electric Power Research Institute conferma che le tecnologie LDES possono integrare economicamente volumi crescenti di energie rinnovabili nei sistemi elettrici, mentre l’LDES Council stima risparmi annui globali di 540 miliardi di dollari entro il 2040 con l’implementazione di 8 terawatt di LDES. Energy Dome ha già dimostrato la solidità della propria proposta: tre anni di immissione di elettroni nella rete italiana attraverso il suo impianto dimostrativo e un impianto commerciale da 20 MW operativo in Sardegna. Contratti già firmati in Italia, Stati Uniti e India testimoniano la fiducia del mercato. Google punta sulla scalabilità rapida di questa tecnologia rispetto ad altre soluzioni avanzate del proprio portfolio energetico, utilizzandola come strumento immediato per rendere il sistema elettrico più flessibile e affidabile, supportando parallelamente lo sviluppo di politiche favorevoli all’energia pulita e promuovendo regolamentazioni che valorizzino le tecnologie carbon-free.

Fonte Google e Energy Dome: batterie CO2 rivoluzionano lo stoccaggio energetico su Tecnologia blog.

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