Editoria

Amica Chips, la storia dell’azienda di snack nel libro di Alfredo Moratti

Amica Chips, la storia dell’azienda di snack nel libro di Alfredo Moratti

Amica Chips

Nel libro “Ci vuole simmetria – Il segreto di Amica Chips”, Alfredo Moratti ripercorre il cammino che ha trasformato una piccola realtà locale in un marchio di patatine e snack conosciuto in decine di Paesi, mantenendo però l’identità artigianale delle origini. L’imprenditore racconta come da una visione nata quasi per scommessa si sia sviluppato un brand capace di dialogare con la grande distribuzione e con i mercati internazionali, senza perdere il legame con il territorio. Al centro del racconto ci sono il lavoro quotidiano, la capacità di leggere il contesto e quella “simmetria” che dà il titolo al libro, intesa come ordine, metodo e lucidità nelle scelte strategiche.

La storia di Amica Chips affonda le radici a Castiglione delle Stiviere, dove all’inizio degli anni ’90 prende forma un’azienda alimentare specializzata in patatine fritte confezionate e altri snack, destinata a diventare un punto di riferimento del settore in Italia. Moratti rilegge le difficoltà della giovinezza, le esperienze di esclusione e le prime porte chiuse come carburante per costruire un’impresa diversa, fondata su rispetto, determinazione e voglia di riscatto. Nel libro emerge con forza il passaggio dai pochi clienti iniziali ai primi accordi strutturati con la distribuzione organizzata, un salto che richiede coraggio, disciplina e tanta pazienza.​

La “simmetria” è il filo rosso che attraversa le pagine: non un concetto astratto, ma una bussola per tenere insieme organizzazione interna, pianificazione degli investimenti e gestione dei rapporti commerciali. Moratti insiste sul fatto che, in un contesto in cui tutto è contrattualizzato e regolato, un’azienda senza equilibrio rischia di disperdere energia, tempo e risorse. Nella sua visione, avere una struttura ordinata significa poter reagire ogni giorno alle micro-crisi della produzione, alle richieste della grande distribuzione e alle sfide di un mercato degli snack salati sempre più affollato.

Un altro pilastro del racconto è lo spirito artigianale che il fondatore rivendica con orgoglio, nonostante la crescita e l’esportazione in oltre 20 Paesi. La presenza costante negli uffici e in stabilimento, il dialogo quotidiano con chi lavora in produzione e in magazzino e l’attenzione ai dettagli di prodotto servono a tenere vivo questo DNA, mentre in parallelo si investe in tecnologia, innovazione e progetti industriali. Nel libro trovano spazio anche le campagne pubblicitarie più iconiche, considerate momenti chiave per la notorietà del marchio e per l’ingresso di Amica Chips nell’immaginario pop del pubblico.

L’elemento relazionale è centrale: l’“amicizia” non è solo un richiamo nel nome, ma un modo di intendere i rapporti con fornitori, collaboratori e partner logistici. Moratti racconta relazioni professionali durate decenni che si sono trasformate in legami personali, fino a casi in cui un ex compagno di scuola diventa il trasportatore di fiducia cresciuto da un solo camion a una flotta strutturata. Questa dimensione umana si intreccia con la partecipazione al consorzio Italia del Gusto e con le collaborazioni con realtà come Eataly, che hanno permesso al brand di presidiare scaffali in tutto il mondo portando con sé l’etichetta del Made in Italy di qualità.

Nel libro non mancano i retroscena delle fiere internazionali, da Dubai a Shanghai, dove la barriera linguistica diventa un tema ricorrente e Moratti ammette con autoironia il rimpianto di non avere studiato l’inglese con più costanza. Allo stesso tempo, sottolinea quanto la presenza fisica in azienda e il contatto quotidiano con il team restino, per lui, prioritari rispetto a qualsiasi corso di formazione all’estero, nonostante consigli alle giovani generazioni di imparare bene le lingue straniere.

Sul futuro, il libro apre una finestra sulla dimensione familiare: i tre figli, di cui due già coinvolti nell’azienda, rappresentano la possibile seconda e terza generazione del marchio. Moratti parla di continuità come di un obiettivo impegnativo, che richiede non solo visione e impegno ma anche salute e quella dose di fortuna che non nasconde mai di considerare decisiva. Tra passato, presente e prospettive di sviluppo, il volume si configura come un ibrido tra autobiografia imprenditoriale, guida alla gestione d’impresa e racconto del dietro le quinte di un brand che è diventato “amico” delle pause degli italiani.

Per maggiori informazioni:

https://www.ilgiornale.it/news/letteratura/alfredo-moratti-mia-storia-lazienda-simmetria-e-forza-dell-2574591.html

Fonte Amica Chips, la storia dell’azienda di snack nel libro di Alfredo Moratti su Cultura360.

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