Epilessia, Susanna Esposito: diagnosi precoce, gestione terapeutica appropriata e continuità assistenziale fondamentali per i pazienti

<p>L’epilessia, un disturbo neurologico che affligge circa 600mila persone in Italia, di cui 22mila in Emilia-Romagna, riceve un nuovo impulso verso maggiore comprensione e sostegno grazie alle iniziative promosse a Parma. In occasione della Giornata internazionale dell’epilessia, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, sotto la guida esperta di Liborio Parrino in Neurologia e <strong>Susanna Esposito</strong> in Clinica pediatrica, insieme all’Unità operativa di Neurologia dell’AUSL diretta da Doriana Medici, si sono unite per fare luce su questa malattia spesso fraintesa, con un obiettivo chiaro: informare e sensibilizzare il pubblico.</p>
<p>A Parma ogni anno, più di 200 bambini ricevono infatti una nuova diagnosi di epilessia presso l’ospedale Maggiore e l’impegno dei professionisti nel trattare e assistere i pazienti è esemplare. Le iniziative del 12 febbraio hanno rappresentato un ponte tra la comunità medica e la cittadinanza, offrendo una risorsa preziosa per combattere la disinformazione e i pregiudizi ancora troppo diffusi.</p>
<p>La diagnosi di epilessia, come sottolineano le neurologhe Irene Florindo e Lucia Zinno, richiede un’approfondita analisi medica e una consapevolezza delle implicazioni sociali che possono gravare sui pazienti. “<em>Sono ineludibili anche i risvolti sociali, con lo stigma che colpisce da secoli queste persone a tutte le età, ed è per questo che per noi risulta importante e strategica la comunicazione, come anche questa iniziativa vuole evidenziare</em> – hanno spiegato – <em>Nei nostri ambulatori ogni anno sono circa 700 le prime visite per accertare l’epilessia e circa 1.000 le visite di controllo</em>”.</p>
<p>“<em>Nella nostra provincia, in ambito pediatrico</em> – ha aggiunto la Professoressa <strong>Susanna Esposito</strong> – <em>abbiamo circa 78 casi ogni 100mila abitanti con una maggiore incidenza nei primi 4 anni di vita, senza significative differenze tra maschi e femmine. Risultano fondamentali la diagnosi precoce, la gestione appropriata dal punto di vista terapeutico e, nel passaggio tra l’età pediatrica e quella adulta, la continuità assistenziale del paziente che al Maggiore garantiamo grazie ad una stretta collaborazione tra gli ambulatori della Clinica pediatrica e quelli della Neurologia</em>”. Presso l’Ospedale dei Bambini vengono svolte una media di circa 650 visite neuro-pediatriche per epilessia ogni anno, oltre all’assistenza di più di 200 bambini ricoverati con nuova diagnosi.</p>
<p>Le attività di sensibilizzazione non si limitano alla sola città di Parma. A Fidenza, Claudia Giorgi porta la sua expertise sull’epilessia all’esterno, ricordandoci che la malattia è una questione sociale globale, che richiede un cambiamento di percezione a tutti i livelli della società.</p>
<p>L’epilessia, infine, non è solo una questione medica ma anche psicologica e sociale. L’esperienza in Emilia-Romagna del protocollo di psicologia dell’epilessia mira a promuovere il benessere complessivo dei pazienti e delle loro famiglie, affrontando le sfide emotive e sociali associate alla malattia. L’iniziativa di Parma, con il suo approccio olistico e inclusivo, si propone come modello ideale affinché la conoscenza, la sensibilizzazione e il supporto possano trasformare la vita dei pazienti con epilessia.</p>
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<p>Per maggiori informazioni:</p>
<p><a title=”Epilessia, Susanna Esposito e Liborio Parrino insieme per promuovere una corretta informazione” href=”https://parma.repubblica.it/cronaca/2024/02/09/news/epilessia_al_maggiore_di_parma_presi_in_carico_ogni_anno_piu_di_200_bambini-422098113/”>https://parma.repubblica.it/cronaca/2024/02/09/news/epilessia_al_maggiore_di_parma_presi_in_carico_ogni_anno_piu_di_200_bambini-422098113/</a></p>
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