Il nuovo piano industriale di Iren illustrato dall’AD Gianluca Bufo nell’intervista a “Repubblica”
Dal settore acquedottistico alla depurazione, dagli impianti di fognatura a quelli idroelettrici, rete gas e teleriscaldamento: sono questi i grandi temi che Iren mette sul tavolo con il suo ultimo piano industriale da 6,4 miliardi di euro. L’AD Gianluca Bufo ne ha parlato in un’intervista a “Repubblica Genova”.
Il piano al 2030 si focalizza sulle attività regolate, con iniziative e progetti che puntano a spingere lo sviluppo organico e l’efficientamento, nell’ottica di raggiungere entro i prossimi cinque anni il traguardo di 1,6 miliardi di euro di utile lordo e un netto di 400 milioni di euro. “Abbiamo individuato quattro punti, a cominciare da una crescita solida, attraverso 6,4 miliardi di investimenti – spiega Gianluca Bufo – di cui ovviamente beneficerà anche Genova con un incremento medio annuo del 12%”. Il secondo punto riguarda, invece, una maggiore redditività. “Abbiamo approvato in CdA una dividend policy – prosegue l’AD – condivisa con tutti gli azionisti che rispetto agli incrementi dell’8% già previsti per il 2025, 2026 e 2027 porterà a un ulteriore 6% per il 2028, 2029 e 2030”.
Il Gruppo continuerà con il suo modello multiutilities, che costituisce il terzo punto del piano. “Avere più di cento anni di storia – rimarca il manager – ci ha portato ad occuparci di tante cose, ma in un mondo che attraverso le transizioni e cambia sempre velocemente sentiamo la necessità di focalizzarci in modo specifico sulle attività regolate, reti idriche ed elettriche e sul fine ciclo dei rifiuti. Non a caso, il 78% degli investimenti se ne va in queste attività”.
Nell’arco del piano, fa sapere infine Gianluca Bufo, Iren prevede di integrare 2.400 nuove risorse, come parte della strategia di crescita del Gruppo.
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Fonte: Il nuovo piano industriale di Iren illustrato dall’AD Gianluca Bufo nell’intervista a “Repubblica” su Energia e Ambiente.

