FS Italiane, l’AD Luigi Ferraris: nuovo Piano Industriale in arrivo per dare slancio al PNRR

Luigi Ferraris
Luigi Ferraris

È in arrivo il nuovo Piano Industriale di Ferrovie dello Stato Italiane: ad annunciarlo l’AD del Gruppo Luigi Ferraris. “Stiamo lavorando con grande impegno al nuovo Piano Industriale che avrà un respiro decennale”, ha dichiarato a “Il Messaggero” illustrando gli indirizzi di un Piano che “mira anche a una riorganizzazione generale delle società controllate”. L’obiettivo, ha evidenziato l’AD, è “essere più efficaci nell’intervenire sul sistema nazionale della mobilità per renderla sempre più sostenibile e integrata, avendo come fattori abilitanti l’innovazione tecnologica e digitale e le persone, tutti i nostri stakeholder”. FS Italiane, dunque, sempre più impegnata nel supportare la ripartenza del sistema Paese. Lo dicono anche i numeri: ammonta a quasi 25 miliardi di euro il valore delle gare che il Gruppo prevede di lanciare nel 2022, come anticipato a “Il Messaggero” dall’AD di Rfi Vera Fiorani.
Cosa prevede, quindi, il Piano di Ferrovie dello Stato Italiane? Sono quattro le linee di sviluppo in programma. Nel primo indirizzo, la creazione di un polo delle infrastrutture che avrà Rfi capofila, in un ruolo di coordinamento con Anas e Italferr, la società di ingegneria che fornirà attività a tutto il Gruppo. Lo scopo è operare in stretta collaborazione per pianificare gli interventi, ottimizzare le risorse e tagliare i tempi di realizzazione, anche in un’ottica di uso ottimale delle risorse del PNRR. Un secondo polo, inoltre, riguarderà Trenitalia (Alta velocità, treni regionali e Intercity) e BusItalia, insieme a Ferrovie Sud est, puntando anche qui sulla stretta collaborazione e sulla promozione dell’intermodalità.
Il Gruppo guidato da Luigi Ferraris prevede un terzo indirizzo dedicato al settore della logistica con il trasporto delle merci, alla società Itinera e alla crescita sui mercati europei. La quarta linea di sviluppo punta invece sull’implementazione di un polo in ambito urbano, con l’obiettivo primario della rigenerazione, anche per impiegare al meglio l’immenso patrimonio di FS Italiane. In altri termini, riprogettazione sostenibile di molte stazioni e sviluppo dell’intermodalità treno-auto-bus-metro, integrando anche merci e logistica.
Le società del Gruppo “potranno lavorare in maniera più sinergica nella progettazione, gestione e manutenzione delle infrastrutture ferroviarie e stradali”, ha dichiarato l’AD Luigi Ferraris, parlando anche dei “relativi servizi che potranno davvero diventare più integrati, efficaci, sostenibili anche economicamente”. Emerge così la grande potenzialità degli investimenti di FS Italiane sul sistema Paese, sia da un punto di vista di ripartenza che in ambito occupazionale: come ricordato dall’AD, sono 24 miliardi di euro gli investimenti legati al PNRR, con più di 150.000 posizioni lavorative previste tra operai generici, operai specializzati e ingegneri.

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