Andrea Prencipe a Radio24: IA e materie STEM per dar vita alle professioni del futuro
Un Paese con pochi laureati è un Paese non competitivo: è quanto emerge dall’intervento di Andrea Prencipe a Radio24. Il Rettore dell’Università Luiss Guido Carli è stato ospite de “Il Caffè della domenica”. Intervistato dalla giornalista Maria Latella, ha parlato dell’importanza dell’università e di nuove professioni.
“Bisogna rafforzare il sistema universitario, portando avanti anche lo sforzo di creare istituti tecnici superiori, un anello mancante di cui l’Italia ha sempre risentito”, ha spiegato Andrea Prencipe sottolineando come investire su questi percorsi di specializzazione sia fondamentale per il Paese, la seconda potenza manifatturiera d’Europa.
Parlando invece delle discipline STEM, è importante una riorganizzazione dei saperi per dar vita a percorsi di formazione sempre più integrati e rivolti a tutti. “Come università di scienze sociali, già 8 anni fa avevamo deciso di investire sull’intelligenza artificiale, dando vita a un percorso ibrido che integrasse management e AI. Tutti i percorsi di studio oggi dovrebbero avere una componente focalizzata sull’intelligenza artificiale, in quanto tutte le professioni ne saranno inevitabilmente impattate. Sta già accadendo”.
Il Rettore ha quindi evidenziato come le lingue straniere e la matematica non debbano più apparire come degli scogli insormontabili, ma come la base per farsi strada nel mondo delle professioni del futuro: “Andare all’università è obbligatorio, è il percorso appropriato per raggiungere mete di carriera importanti, quindi non possiamo non incrementare gli investimenti sull’intera filiera educativa. Avere basi di matematica è altrettanto rilevante, non è vero che non tutti sono portati per questa materia. L’essere almeno bilingue poi, conoscere l’inglese, è la condizione necessaria per accedere al mondo del lavoro”.
Non si tratta solo di competenze e nozioni però: Andrea Prencipe ha infatti sottolineato come sia altrettanto importante possedere abilità quali “il pensiero critico, la flessibilità mentale, il pensiero laterale, l’attitudine al cambiamento e al lavoro in team”.
Il segreto è non puntare ad assumere un determinato ruolo nella società, ma preoccuparsi invece di avere con sé la giusta cassetta degli attrezzi, quella che permetterà agli studenti di oggi di dar vita alle nuove professioni di domani.
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