Congresso mondiale sull’intelligenza artificiale: premiata startup italiana a Shanghai

Congresso mondiale sull’intelligenza artificiale: premiata startup italiana a Shanghai

Un software ideato con l’obiettivo di aiutare i giornalisti a creare contenuti di qualità: è Asimov, il prodotto realizzato dalla startup italiana ASC27 che oltre a essere stata nominata vincitrice della sezione europea del Congresso mondiale sull’intelligenza artificiale (WAIC – World Artificial Intelligence Conference), si è posizionata tra le prime 10 al mondo nella sezione Best Practice Applied Algorithms. 

Dal 7 luglio al 10 luglio Shanghai ha ospitato il WAIC 2020 incentrato sul tema “Connettività intelligente, comunità invisibile”, l’appuntamento riunisce scienziati, imprenditori e professionisti per discutere le ultime tendenze nel campo dell’intelligenza artificiale. 

ASC27, la startup italiana con sede a Roma, è impegnata nella creazione e nell’introduzione sul mercato di software e idee innovative, l’operato del team si focalizza su due importanti aree dell’Information Technology: Intelligenza Artificiale e CyberSecurity. Con il riconoscimento ottenuto, l’azienda fondata da Nicola Grandis ha confermato le capacità, la qualità e il valore dell’innovazione tecnologica italiana: “ASC27 punta a rivoluzionare il modo di sviluppare software – ha dichiarato Nicola Grandis – impiega sedici esperti di IA e tra di loro ci sono alcuni giovani hacker di fama nazionale”.  

“Il motto dell’ASC27 è WCK – We Create Knowledge (creiamo conoscenza). A volte, creiamo conoscenza utilizzando tecniche di intelligenza artificiale, applicate alla CyberSecurity e creando soluzioni uniche e molto efficienti. A volte, qui in ASC27, creiamo conoscenza utilizzando i principi CyberSec/Hacking e applicandoli allo sviluppo del software realizzando soluzioni innovative”. 

L’azienda di Nicola Grandis ha dato vita ad un sistema di deep learning in grado di assimilare dai lettori gli elementi di successo di un articolo che possiede le caratteristiche per diventare un “prodotto” virale. Asimov rappresenta quindi un editor davvero intelligente idoneo a offrire consigli su cosa scrivere e su come correggere le bozze degli articoli: l’intelligenza artificiale supporta il lavoro dei giornalisti ottimizzando il tempo, migliorando la qualità e il valore degli articoli, suggerendo i punti di forza e di debolezza dei testi e permettendo inoltre di raggiungere un pubblico più vasto.  

Il software Asimov è già stato acquistato da un gruppo imprenditoriale americano e attualmente è utilizzato da oltre due mila giornalisti ogni giorno.  “Servirà per costruire la nuova era del giornalismo – ha spiegato la startup italiana in una nota – svolgendo i compiti più ripetitivi e lasciando spazio all’atto creativo dei giornalisti in modo che possano avere più tempo per lavorare sulla qualità degli articoli e delle informazioni”. 

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