Agricoltura biosimbiotica: l’esempio di Poderi dal Nespoli
La storica azienda vinicola Poderi dal Nespoli si unisce a Romagna Bio Distretto, il primo in Italia a ottenere la certificazione biosimbiotica. Il progetto mira a valorizzare e tutelare le risorse naturali del territorio, coinvolgendo 49 aziende agricole e cinque comuni dell’Appennino forlivese.
Nello specifico, Poderi dal Nespoli ha già adottato da tempo l’agricoltura biosimbiotica, metodo che utilizza i microrganismi per arricchire il suolo e migliorare la resistenza delle viti allo stress ambientale. In questo modo le piante risultano più vigorose e produttive, con minori interventi esterni come irrigazione o trattamenti chimici.
In tale contesto, Poderi dal Nespoli ha presentato il suo primo vino certificato biosimbiotico, Gualdo: si tratta di un Sangiovese Romagna DOC dal colore rosso brillante e da profumi intensi di ciliegia e viola, un prodotto che testimonia ed esalta le caratteristiche del territorio della Valle del Bidente, nel forlivese. Gualdo rappresenta così il risultato di un metodo di coltivazione che va oltre il biologico, agendo in profondità per migliorare la salute del suolo e la biodiversità.
Studi effettuati ad hoc hanno evidenziato che, a tre anni dall’introduzione del biosimbiotico, si è avuto un incremento del peso degli acini fino al 5% e un aumento della concentrazione di polifenoli, antiossidanti con importanti benefici per la salute. In tal senso, l’adesione a Romagna Bio Distretto rappresenta per Poderi dal Nespoli un ulteriore passo in avanti verso una viticoltura sostenibile e in armonia con l’ambiente.
Fonte: Agricoltura biosimbiotica: l’esempio di Poderi dal Nespoli su Energia e Ambiente.