Susanna Esposito: necessaria una strategia di riduzione dei contagi e chiusure pulsate fino all’estate
L’appello di un gruppo di medici, tra i quali Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è stato ascoltato. Per ridurre i contagi ed evitare ulteriori ondate di Covid-19, sull’intero territorio italiano durante il periodo delle festività natalizie è stato infatti istituito un lockdown nazionale. L’obiettivo è la riapertura, laddove possibile, delle scuole a gennaio. Già promotori di un primo appello inviato lo scorso 2 novembre all’Esecutivo e ai membri del Comitato tecnico scientifico, i camici bianchi si erano infatti dichiarati preoccupati per il numero dei contagi e dei decessi drammaticamente elevato, e addirittura in crescita in alcune regioni, ad esempio il Veneto. Il Governo ha accolto la loro richiesta con misure rigide nel periodo natalizio. La scelta di un’Italia in “zona rossa” durante le feste è stata condivisa anche da Susanna Esposito, la quale ha sottolineato l’importanza di accompagnare a questo provvedimento un piano a medio-lungo termine di lockdown intermittenti tra gennaio e giugno. L’obiettivo è quello di “frenare questa seconda ondata, scongiurarne una terza e tutelare salute e istruzione, non più ulteriormente sacrificabili”, ha evidenziato la dottoressa. La priorità del Governo, secondo la specialista, deve essere infatti la riapertura delle scuole, che difficilmente potrà avvenire a gennaio con i livelli di diffusione attuale del virus. Agire immediatamente con un lockdown natalizio e misure coerenti fino all’estate può servire a garantire un graduale rientro, perché “la chiusura delle scuole ha effetti drammatici sulla salute fisica e psichica di milioni di bambini e ragazzi”.
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